Non la solita pizza. Tra innovazione, tradizione e passione.

La pizza del Maculato tra tradizione e innovazione

La pizza del Maculato tra tradizione e innovazione

Si fa presto a dire facciamoci una pizza. Ormai tutti sono in grado di prepararla, anche a casa propria, basta comprare quelle già pronte o surgelate al supermercato, o altrimenti comprare l’impasto in una pizzeria qualunque o , molto meglio, per i più appassionati, dedicare un po’ di tempo impastando e lievitando la pizza artigianalmente come vuole la tradizione. Ma siamo sicuri del risultato ottenuto?

Sono tanti i parametri di qualità della pizza ritenuti rilevanti dai consumatori e dagli esperti; tra questi , la “digeribilità”  ha assunto una notevole importanza. Molti lamentano pesantezza di stomaco e necessità di bere molto dopo aver mangiato una pizza e attribuiscono questi effetti alla non completa cottura, alla mancata lievitazione, al troppo lievito (che secondo alcuni fermenterebbe nello stomaco, dopo cottura), alla qualità delle farine. E’ chiaro, quindi, che quantità di lievito e tempo di lievitazione influiscono in modo importante sulla digeribilità, così come sugli attributi sensoriali della pizza.

La pinsa romana del Maculato

La pinsa romana del Maculato

Il Maculato ha adottato una nuova scuola di pensiero puntando tutto sull’innovazione, sulla creatività dei piatti, sulla naturalità dei prodotti utilizzati, per portare quella ventata di novità che troppo spesso manca nel tessuto cittadino sotto l’aspetto ristorativo. Proprio per questo quattro anni fa abbiamo deciso di proporre la nostra idea di pizza, sempre più apprezzata nel corso degli anni, con l’introduzione della pinsa romana dalla forma ovale o rettangolare,  antenata dell’attuale focaccia.

La pinsa

La pinsa ai frutti di mare

Il termine deriverebbe dal latino pinsère che significa schiacciare pestare, Oggi, con un’operazione di archeologia gastronomica, un esperto tecnico della panificazione e pizzeria romana, Corrado Di Marco, ha riportato alla luce la pinsa dell’antica tradizione latina. L’odierna Pinsa è un marchio registrato e come ogni specialità chesi rispetti ha tecniche di lavorazione ben precise; un impasto con farine rigorosamente NO OGM: soia , riso e frumento sono gli ingredienti alla base della ricetta.

 

Pizza ad alta digeriblità

Pizza ad alta digeriblità

Da novembre dello scorso anno spinti dalla voglia di innovazione abbiamo sperimentato, dopo un lungo processo di studio e aggiornamento, un tipo di impasto, un nuovo modo di approcciare alla pizza tradizionale. Un impasto ottenuto esclusivamente con farine di grano di soia e riso. Un nuovo procedimento di lavorazione per ottenere degli obiettivi principali:

–          Qualità superiore

–          La massima fragranza e leggerezza

–          Un gusto superiore

–          Alta e massima digeribilità

Nel prossimo post vi sveleremo gli ingredienti, le tecniche di lavorazione, il procedimento e tutte le informazioni utili per ottenere una pizza a regola d’arte.

Al lavoro nel reparto pizzeria del Maculato

Al lavoro nel reparto pizzeria del Maculato

 

Vogliamo rendere onore ad uno dei simboli dell’Italia che ci contraddistingue in tutto il Mondo.

 

Fatte ‘na pizza c’a pummarola ‘ncoppa vedrai che il mondo poi ti sorriderà.

(Pino Daniele, Fatte ‘na pizza, 1993)