Questa quarantanovesima edizione sarà caratterizzata da quattro giorni di eventi, rassegne, degustazioni e workshop mirati all’incontro delle cantine espositricicon gli operatori del settore enologico. Un po’ di numeri: oltre 4.000 espositori provenienti da tutto il Mondo, 91.000 mq di esposizione.
Il grande “carrozzone” del Vinitaly 2015
Tra i protagonisti di quest’anno ci sono l’Abrau Durso, lo champagne degli zar, il Nebbiolo nelle sue diverse sfumature, il carattere unico dei vini ungheresi, lo champagne con il fascino dei blanc de blancs, il Riesling Kabinett(un vino da dispensa), nove grandi rossi a confronto e gli Smaragd dell’Austria. A cura della Vinitaly international Academy, infine, quattro seminari-degustazione. Tra i tasting in calendario nel Padiglione Vininternational, la presentazione del Pisco peruviano, dei vini spagnoli della regione di Castilla y Leon, dello Champagne Jeeper, dell’Armagnac, dei vini di Nuova Zelanda, Slovenia, Australia e Sud Africa e la degustazione solo Pinot nero e Riesling no limits.
The Bio. We love.
In questa edizione arrivano i vini biologici e artigianalicon due padiglioni appositamente dedicati: VinitalybioeVivit. Il merito è dei numeri in crescita e dell’interesse che suscitano tra i consumatori. Tra degustazioni e seminari si risponderà alle domande dei più scettici e si chiariranno le caratteristiche delle varie tipologie dei prodotti. E tra le novità arriva anche il collettivo della Federazione Italiana Vignaioli.
Tra gli eventi collaterali molto interesse desterà la cucina di Vinitaly con la presenza tutta femminile di grandi chef della scena nazionale, una diversa per ogni giorno di fiera. Nel Padiglione Sol&Agrifood è attivo il Ristorante Golosoe in quello di Enolitech si ingrandisce lo spazio dedicato alla ristorazione, che per l’occasione rinnova il nome in Bistrot Enolitech.
Alla scoperta del vinitaly 2015
Altra gradita novità dell’evento che si svolge per la prima volta all’aperto nelle piazze storiche della città, da venerdì 20 a lunedì 23 marzo 2015, dalle 18 alle 23: quattro giorni per dare agli enoappassionati e agli operatori in arrivo da tutto il mondo più tempo per scoprire, oltre a vini e cibi, anche le bellezze storiche e artistiche di Verona.
Vino, cibo, cultura, passione. Ci attendono due giorni alla scoperta del Vinitaly 2015, vi accompagneremo insieme alla scoperta delle eccellenze italiane nel settore enologico.
Ogni Donna è un’opera d’arte, le sue particolarità la rendono uniche.
Un altro evento al Maculato Domenica 8 Marzo 2015 dalle ore 20:00.
Avrete l’occasione di festeggiare la Festa della Donna in compagnia delle vostre amiche, le vostre compagne, le vostre complici. Il modo migliore per rendere omaggio alla Donna. Durante la serata potrete gustare le nostre proposte culinarie del nostro Menu alla carta. Piatti, odori, sapori e materie prime selezionati per l’occasione.
Antonella Ottaviani e le sue caldi note faranno da colonna sonora alla serata.
Consigliamo come sempre la prenotazione al numero: 06 9066065 / 3460221719
Il nostro Carlo degusta La Bambina delle Cantine Barbera
“Alla natura si comanda solo ubbidendole” (cit. Francesco Bacone)
Aforisma che calza a pennello per spiegare la vision ed i valori aziendali che ispirano Marilena Barbera, titolare delle Cantine Barbera.
Abbiamo avuto il piacere di ospitare a pranzo Marilena, una giornata dedicata alla degustazione dei suoi vini, delle sue creature come lei ama definirle.
Marilena Barbera
“Mi chiamo Marilena Barbera e sono una vignaiola. Vivo e faccio il vino a Menfi, in Sicilia, insieme a mia madre e ai miei ragazzi. Il mare azzurrissimo, guardando a mezzogiorno, basse scogliere e canneti e dune di sabbia dorata coperte di gigli selvatici. Il sole accecante, la brezza salmastra che si fa ora vento d’Africa, ora ponente gentile, ora fresca tramontana. Il fiume che scorre lento e pigro, in ampie volute, vigneti a perdita d’occhio e ulivi centenari e campi di carciofi. Le vestigia di antiche civiltà, che sicani ed elimi e fenici e greci hanno affidato alle mani di chi coltiva l’orgoglio di esserne testimone. Questo siamo noi: aria e luce, mare e vento, e un sapere millenario. E questo c’è nei nostri vini.”
Le splendide viti affacciate sul mare
Questa è la nostra stessa filosofia, i nostri stessi valori di naturalità e genuinità che ricerchiamo ogni giorno nei nostri prodotti, nelle materie prime e nei piatti. Proprio per questo abbiamo deciso di sposare e tracciare questa via anche per quanto riguarda la scelta dei vini da inserire nella nostra carta. Vini biologi e naturali, con una forte identificazione e connotazione territoriale. Vini, come quelli selezionati dalle Cantine Barbera, che non ricorrono ad agenti chimici, senza l’aggiunta di lieviti ed additivi.
Come ci spiega la stessa Marilena, anche se i costi sulla ricerca della materia prima e sulla lavorazione possono essere superiori, gli sforzi maggiori dell’azienda sono proprio quelli di produrre un vino biologico e naturale senza ricorrere a lieviti che intaccano e si inseriscono nel chicco d’uva e successivamente nel mosto.
Dalla natura c’è solo da imparare
Creare una sinergia perfetta tra uomo e natura nel processo di fermentazione e di lievitazione è proprio questo l’obiettivo finale. Ecco come raggiungere il massimo per ottenere un vino vegano senza l’utilizzo di sostanze animali. Nei vini delle Cantine Barbera c’è una forte differenziazione aromatica, maggiore rispetto ai vini così detti “commerciali”, dovuta proprio alla fermentazione spontanea. Maggiore resistenza con gli orari tipici che resistono di più.
Le regole del gioco
Agricoltura biologica: un ambiente sano è il primo passo per coltivare piante sane e forti che daranno frutti integri, saporiti e ricchi di principi nutritivi. Le Cantine Barbera producono in biologico dal 2010, con esclusione di diserbanti, pesticidi e prodotti sistemici. Dal febbraio 2013 hanno intrapreso il processo di certificazione, una garanzia di trasparenza nei confronti dei propri clienti.
Vinificazione naturale: se è vero che il vino si fa in vigna, è in cantina però che i processi di vinificazione ed affinamento adottati lo condizionano pesantemente. Le scelte sono semplici, rispettose delle uve e del terroir di cui sono figlie: lieviti indigeni, riduzione al minimo di coadiuvanti enologici (utilizzo di Vitamina C e solfiti), nessuna chiarifica, filtrazioni sgrossanti.
Basso impatto ambientale: produrre vino è un’attività complessa, che ha sempre un impatto sull’ambiente. Le Cantine Barbera cercano di ridurlo al minimo, scegliendo materiali riciclati e riciclabili, riducendo il peso delle bottiglie e gestendo le risorse naturali con attenzione e parsimonia. Il loro sistema è stato certificato ISO 9001 (sistema di qualità) 14001 (gestione ambientale) e 10939 (tracciabilità).
Le “regole del gioco” spiegate in questa infografica
Il sapere tradizionale e la sensibilità ai bisogni della vite sono le più importanti risorse. La maggior parte delle operazioni colturali : potatura, legatura, gestione del verde, diradamento e sfogliatura, è effettuata manualmente. Nulla è più efficace e allo stesso tempo delicato della mano dell’uomo in una viticoltura attenta e rispettosa. La cimatura viene effettuata soltanto nelle annate particolarmente fresche e piovose sui vigneti che occasionalmente mostrano segni di attacchi fungini. Il tutto è possibile anche grazie al mare, vicinissimo alle vigne, che crea un microclima salino non idoneo allo sviluppo di muffe, il vento costante aiuta a mitigare le alte temperature estive e previene i ristagni di umidità.
Il vino biologico e naturale. A partire dal terreno e dalle viti.
In cantina, le fermentazioni avvengono con inoculo dapied-de-cuve di lieviti indigeni. Qualche giorno prima della vendemmia viene un quintale di uva bianca, che viene lasciato fermentare spontaneamente con tutte le bucce e i raspi. Quando i lieviti sono abbastanza forti la cuve viene svinata a mano e il mosto in fermentazione viene utilizzato per inoculare tutte le altre uve che saranno raccolte in seguito. Anche la fermentazione malolattica avviene spontaneamente, grazie alla carica batterica naturale dei mosti.Per migliorare l’acidità nelle annate particolarmente calde, vengono utilizzate piccole quantità di uve non ancora mature, che vengono torchiate a mano per estrarre del succo molto acido da aggiungere ai mosti durante la fermentazione.
Si evince quindi una forte correlazione tra uomo e natura nei processi di produzione di questo fantastico vino. Come spesso ci ha ripetuto Marilena, non bisogna controllare la natura, ma lavorare insieme a lei. Sentire i lieviti perché essi ci parlano, come la natura. Gli enologi non devono essere creatori del vino ma devono inserirsi in un processo collaborativo con la natura, il terreno e la vite.
Il Microcosmo è un vino rosso già presente nella nostra carta dei vini, molti di voi hanno avuto già il piacere di degustarlo accompagnato dai nostri piatti. Durante il pranzo in compagnia di Marilena Barbera abbiamo potuto testare un altro grande vino, la Bambina, che presto troverete anche al Maculato.
La Bambina, il vino rosato delle Cantine Barbera
La Bambina è un Rosato Sicilia Doc. E’ il vino dedicato alle donne, alla loro forza, alla loro testardaggine, al loro lottare sempre per quello in cui credono senza lasciarsi spaventare dalle difficoltà. E’ il vino che Marilena ha voluto fare contro i consigli di chi non vedeva futuro per un rosato e contro le aspettative di molti, in azienda e fuori. Una piacevole espressione delle uve di Nero d’Avola, vendemmiate durante la notte per preservarne gli aromi più freschi e delicati.
Note di degustazione
Colore delicatamente ramato, con sfumature salmone. Al naso, un fragrante bouquet di glicine e fragoline selvatiche, melograno, anguria e buccia di limone. Fresco e piacevole al palato, è un vino estivo, ideale per l’aperitivo, dal retrogusto fruttato e persistente.
Abbinamenti consigliati
Come aperitivo con nocciole, mandorle tostate e pistacchi di Bronte, o a tutto pasto con insalate di riso, verdure alla griglia, formaggi delicati e pesce. Tra i salumi segnaliamo: Prosciutto di tonno.
Dietro l’aspetto imprenditoriale c’è anche un aspetto sociale molto nobile legato alla Bambina. . Due anni fa proprio questo splendido vivo è stato usato per promuovere in America una campagna sul cancro al seno raccogliendo fondi per sostenere un piccolo ospedale che si occupa dell’assistenza domiciliare alle donne malate di tumore.
Marilena da grande sognava di fare l’ambasciatrice. Oggi, da grande, è ambasciatrice ma del suo vino e della sua terra, la Sicilia. Marilena Barbera è l’ anima e motore delle Cantine Barbera: un artigiano del vino.
In uno dei nostri precedenti post vi abbiamo svelato la ricetta dei bignè di San Giuseppe. Ma il Carnevale, oltre ad essere la festa più allegria, colorata e divertente dell’anno, si caratterizza per la vastità dei dolci che è possibile preparare e gustare proprio in questo periodo dell’anno.
Dolci legati alla tradizione culinaria di ogni Regione d’Italia. Vi proponiamo in questo post una selezione dei migliori ricette scovate per il web.
Castagnole
Una castagnola tira l’altra
Le castagnole sono uno dei dolci più tipici del Carnevale, molto apprezzato nelle sue diverse varianti. La ricetta presentata di seguito è quella originale, semplicissima da realizzare in casa, ma potete provare anche le castagnole ritte alla ricotta o quelle bagnate all’achermes.
Una spruzzata di zucchero a velo e le frappe sono pronte
Le frappe, o chiacchiere, sono croccanti e delicate sfoglie tipiche del periodo di Carnevale e sono chiamate con nomi diversi a seconda delle regioni di provenienza: chiacchiere e lattughe in Lombardia, cenci e donzelle in Toscana, frappe e sfrappole in Emilia, cròstoli in Trentino, galani e gale in Veneto, bugie in Piemonte, così come rosoni, lasagne, pampuglie.
I ravioli fritti dolci sono uno scrigno goloso che racchiude al suo interno un morbido ripieno… Già al primo morso la croccantezza dell’involucro cederà il posto ad una dolce crema di ricotta, marmellata o Nutella? Questa è la sorpresa da scoprire.
Quando si avvicina il periodo di Carnevale, a Napoli cominciano tutti a preparare le graffe fritte. Si tratta di soffici ciambelle a base di farina e patate. Nella città partenopea, questi dolci si trovano tutto l’anno e vengono serviti insieme a un buon caffè bollente.
Le frittelle di mele si preparano affettando le mele sbucciate e passandole in una pastella di uovo, farina e latte per poi friggerle nell’olio. Le mele così preparate potranno essere servite nappate con marmellata di mirtilli rossi o lamponi, oppure semplicemente con una spolverata di zucchero a velo.
Non pensate ai soliti arancini, per Carnevale i marchigiani hanno la loro versione che non tradirà le aspettative dei più golosi. Gli arancini di Carnevale sono delle girelle aromatizzate all’arancia che vengono naturalmente fritte: un dolce regionale da provare.
Dopo avervi proposto questa selezione di ricette scommettiamo che non vedete l’ora di cucinare uno di questi dolci. Noi ci abbiamo preso questo, ed ecco a voi le nostre frappe.
A Carnevale ogni…dolce vale. Tra scherzi, maschere, divertimento e feste con l’arrivo del Carnevale sono molte le ricette di dolci tipici di questa festa. Frappee castagnole la fanno da padrone, così come i bignè di San Giuseppe ( meglio conosciuti in Italia come zeppole).
Le tipiche frittelle ripiene di crema pasticcera che si preparano in occasione del Carnevale dellafesta di San Giuseppe il 19 Marzo sono molto apprezzate anche nel nostro territorio, alcuni le preferiscono fritte altri cotte al formo. Sempre con un unico comun denominatore, la crema.
In questo post vi sveliamo la ricetta ed il procedimento per prepararli direttamente a casa vostra.
Ingredienti
Pasta per i bignè
50 gr di burro
250ml di acqua
un pizzico di sale
130 g di farina 00
4 uova
50 gr di zucchero
Crema pasticcera
500 ml di latte
150 g di zucchero
4 rossi d’uovo
70 g di maizena
1 g di vaniglia
1/2 scorza di arancia
Preparazione
Il composto per i bignè
Procedimento per la crema pasticciera
In una pentola iniziate mescolando le uova, lo zucchero e la maizena. Successivamente aggiungete il latte bollente, portate tutto ad ebollizione per almeno 2 minuti mescolando continuamente e aggiungete per ultime la scorza di arancia grattata e la vaniglia. Lasciate che il composto si raffreddi ricoprendo la crema con una pellicola trasparente.
Procedimento per i bignè
1) Fate bollire l’acqua con il burro, lo zucchero e il sale e versate poi tutta insieme la farina. Mescolate continuamente fino a quando si sarà formato un composto omogeneo, liscio e che si stacchi dai bordi della pentola. Togliete dal fuoco, fate raffreddare e aggiungete, una alla volta, mescolando bene le uova.
2) Mettete poi nell’apposita tasca da pasticciere con bocchetta a foro stellato l’impasto ottenuto e, su dei fogli di carta oleata che avrete buccherellato, formate i bignè (circa 6 per foglio) che dovranno essere non più grandi di una nespola.
La frittura dei bignè
3) Per cuocerle preparate 2 padelle con abbondante olio di arachide, una su fuoco medio e un’altra su fuoco più alto. Quando l’olio sarà caldo immergete nella prima padella le zeppole con tutta la carta oleata su cui poggiano. I fori praticati serviranno a fare passare l’aria in modo che le zeppole si staccheranno facilmente. Quando galleggeranno, toglietele, aiutandovi con la schiumarola, da questa padella e immergetele nell’altra contenente l’olio più caldo.
4) Fatele dorare da tutti i lati, quindi sgocciolatele su carta assorbente e ripetete questa operazione fino a quando avrete finito di friggerle tutte. Ricordatevi sempre di togliere la carta oleata non appena le zeppole si sono staccate.
Il tocco finale con lo zucchero a velo
5) Mettete le zeppole sul piatto di portata, riempitele con la crema pasticciera e cospargertele con zucchero a velo.
(poesia tratta da Quant’è bellu, quannu se sta ‘n’zeme!, dal libro “Lu Tredicesimu Serciu di AlvaroFiocchetta)
È stato proprio leggendo questa bellissima poesia di Alvaro Fiocchetta, noto poeta eretino, che ci è venuto in mente di organizzare e regalare a tutti i nostri amici e clienti una serata che vi arriverà al cuore. La Serata Eretina in programma Domenica 21 Dicembre dalle ore 20:00 al Maculato vuole essere un regalo di Natale anticipato per chiunque vuole passare una cena in compagnia dei sapori, delle poesie, delle tradizioni e della musica legata al nostro amato paese, Monterotondo.
Il poeta eretino Alvaro Fiocchetta
Non potevano che rendere omaggio alle nostre radici ed alla nostra storia con un menu completamente dedicato alle ricette ed ai piatti che le nostre nonne e mamme ci hanno tramandato di generazione in generazione, di monterotondese in monterotondese.
Andiamo a scoprirlo allora:
In tutti i tavoli potrete trovare le immancabiliciambelle a zampa (anche senza glutine) e le coppiette che rappresentano il simbolo e la tradizione culinaria di Monterotondo.
Le ciambelle a zampa di Monterotondo (anche senza glutine)
ANTIPASTI:
bruschette con pomodoro,ciauscolo,aglio e olio e PANONTA(pane con ventresca)
PRIMO:
stringozzi acqua e farina con broccoli, salsiccia e ciambelle a zampa
SECONDO:
stracotto al vino rosso con verdure gratinate
DOLCE:
finger food di ricotta dolce e pere
Vino,acqua,caffè,ciambelle a zampa e coppiette incluse nel prezzo.
*anche SENZA GLUTINE
L’ultimo libro di Alvaro Fiochhetta “Lu tredicesimu serciu”
Un menu così merita una cornice culinaria degna di nota. Proprio per questo durante la serata Alvaro Fiocchetta, ed alcuni componenti della “Bella Compagnia”, reciterà alcuni brani del nuovo libro “LU TREDICESIMU SERCIU“e ci accompagnerà alla scoperta di quelle tradizioni, quei detti, quei proverbi e quegli aneddoti che fanno parte della storia di Monterotondo.
Alvaro Fiocchetta e la Preside dell’ Istituto e-Spazia di Monterotondo Dott.ssa Caterina Manco
Per volere del poeta Alvaro Fiocchetta l’utile del ricavato del libro sarà devoluto per finanziare una o più borse di studio riservate a tutti gli studenti dell’ I.C. e-Spazia di Monterotondo.
Cantantonella (Antonella Zarletti) con la sua musica
Come colonna musicale un’artista completa come ANTONELLA ZARLETTI ci farà scoprire delle canzoni e degli gli stornelli in dialetto monterotondese, che almeno una volta noi tutti abbiamo ascoltato dai nostri nonni o dai nostri genitori. Non solo canzoni legate a Monterotondo, ma anche altre canzoni di diverso genere legate alle storie di vita raccontate.
Sant’Antonio è vicina
Tra ciambelle a zampa, coppiette, Sant’Antonioormai alle porte, respireremo insieme la bellezza e le emozioni che solo il nostro paese riesce a trasferire ad ognuno di noi.
Vi aspettiamo numerosi.
Vuoi ordinare un tavolo? Chiamaci subito allo 06 9066065, oppure al 346 0221719
Si avvicinano inesorabili le tanto attese festività natalizie. Tra vigilie, pranzi e cene c’è davvero da sbizzarrirsi ai fornelli. Dopo avervi consigliato nel precedente postsu come addobbare ed apparecchiare la tavola in maniera creativa ed originale durante il Natale, oggi vogliamo iniziare a suggerirvi come iniziare nel migliore dei modi il servizio.
Preparare gli antipasti di Natale, non è una missione così difficile, basta solo un po’ di fantasia. Ecco alcune idee gustose e simpatiche per rendere divertente la tavola e strappare un sorriso ai vostri ospiti. Un occhio di riguardo per la tradizione culinaria natalizia ma esistono anche molte ricette per un menu diverso dal solito.
Gamberi gratinati su gusci di capesante
Iniziamo con degli antipasti a base di pesce per la Vigilia di Natale. Gamberi gratinati adagiati su conchiglie di capesante, un tronchetto salato con mousse di salmone, asparagi e mazzancolle.
Tartare di salmone
Degli spiedini fatti con tramezzini al salmone, uno degli ingredienti che non manca mai sulla tavola di Natale. Questo pesce potrebbe essere servito anche come una tartare sui letto di insalata, ma ancora più sublime è il carpaccio di tonno accompagnato con scaglie di grana, capperi ed erbetta cipollina.
Passiamo poi agli antipasti per il pranzo di Natale dove possiamo prima di tutto stupire i nostri commensali con un albero di Natale farcito da salumi e formaggi di ogni tipo e gusto. Continuiamo poi con dei rotolini di piadina con verdura e formaggio, spiedini con olive, pomodori e mozzarella, l’antipasto perfetto per la cena di Natale.
Salatini di Babbo Natale
Per rendere più divertente la tavola possiamo scatenare la nostra fantasia con dei salatini decorati a forma di Babbo Natale, o con una ghirlanda o coronacon broccoli e pomodori, mini muffin salati e farciti.
Noi vi abbiamo segnalato solo alcuni dei molteplici piatti che potete presentare come antipasto durante le festività natalizie. Ora aspettiamo i vostri consigli. Suggeriteci come vi state preparando ad uno degli appuntamenti culinari più importanti dell’anno.
Ci siamo anche quest’anno. Il Natale è ormai alle porte e nelle famiglie italiane fervono da giorni i preparativi. Tra regali da comprare, addobbi da realizzare e persone da invitare una parte consistente delle fatiche pre natalizie è caratterizzata dall’ideazione e la realizzazione dei vari menù da servire. C’è sicuramente l’imbarazzo della scelta nel vasto panorama culinario, dalle ricette classiche della tradizione natalizia provenienti dalle varie Regioni italiane , alle ricette creative e rivisitate dei nostri giorni.
Proprio per questo da oggi vogliamo regalarvi sul nostro Blog una seria di post dedicati proprio al Natale. Ricette gustose, consigli in cucina, idee per stupire i vostri commensali e tante altre curiosità su antipasti, primi piatti, secondi e dolci. Perché il Natale è una festa di condivisione e di aggregazione e noi vogliamo vivere questi sentimenti insieme a voi.
Questo si che è Natale
Prima di tutto però un menù degno di nota deve essere accompagnato da una cornice giusta. Ecco perché il nostro primo post è dedicato a come apparecchiare e rendere gradevole la tavola natalizia. Apparecchiare la tavola di Natale nel modo giusto è importante per dare un tocco in più al vostro pranzo o alla vostra cena e per stupire positivamente gli ospiti.
Come tutti gli anni i colori che caratterizza il Natale è il rosso, il bianco e l’oro, ma è possibile fare delle variazioni sul tema, utilizzando ad esempio il bianco e il nero, oppure il verde e l’argento. Anche se ci sono delle regole base da seguire per apparecchiare nel modo giusto, molto dipende anche dai gusti personali.
In questa piccola gallery di immagini vi forniamo qualche idea.
Il design in tavola
Non dimentichiamoci dei piccoli particolari che fanno la differenza e danno un tocco personale alla scelta delle idee décor che non passano di moda e fanno sempre un figurone sulla tavola delle feste: un tocco di colore e allegria che si fa ricordare.
Ecco una selezione di oggetti adatti per stupire. Tra centri tavola, segna posto fai da te, piatti, stoviglie, tovaglioli, ghirlande e tanto altro ancora…
Candele fai da te
Ancora candele fai da te
Segnaposto con bacche di cannella profumata
Segnaposto con la frutta
Un piatto di Natale creativo
Immancabile il centro tavola natalizio
Aspettiamo le vostre idee, le vostre proposte più creative e divertenti per questo Natale 2014. Scriveteci sul nostro Blog le vostre proposte.
Nel prossimo post inizieremo a parlare degli antipasti da servire per il pranzo o al cena di Natale.
Avere un celiaco a cena non deve essere un problema, ma una reale opportunità. Proprio per questo motivo abbiamo pensato ed ideato per tutti i nostri amici celiaci, ma anche per i loro ospiti, un evento unico nel suo genere.
Andrà in scena al Maculato la FESTA DEL CELIACO, perché vogliamo farvi conoscere, apprezzare, scoprire e, perché no, la cucina senza glutine.
Perché una festa? Perché abbiamo pensato alla suddivisione del nostro locale in “stazioni” o stand dove insieme ai dei nostri partner commerciali, proporremmo le nostre diverse specialità e prodotti per celiaci. La cucina senza glutine sarà la vera ed unica protagonista. Un evento articolato non solo nella degustazione, ma anche e soprattutto nella sensibilizzazione e divulgazione di una cultura gastronomica in linea con le esigenze culinarie e nutrizionali dei nostri amici e utenti celiaci.
Proprio per questo motivo all’interno del locale verranno allestiti degli stand tematici, così suddivisi e caratterizzati:
Il corner buffet, catering & banqueting e finger food
Uno spazio espositivo dove il Maculato curerà la presentazione e la realizzazione di proposte per aperitivi, catering, eventi e gustose specialità legate al mondo del finger food senza glutine.
Piccole golosità senza glutine
Pizzeria e fritti
Il corner del Maculato in cui la pizza e le fritture senza glutine la faranno da protagonista. Abbiamo adottato una nuova scuola di pensiero puntando tutto sull’innovazione, sulla creatività, sulla naturalità dei prodotti utilizzati. Dopo un lungo processo di studio e aggiornamento, abbiamo sperimentato un tipo di impasto, un nuovo modo di approcciare alla pizza tradizionale. Ottenuto esclusivamente con farine di grano di soia e riso. Un nuovo procedimento di lavorazione per ottenere degli obiettivi principali:
– Qualità superiore
– La massima fragranza e leggerezza
– Un gusto superiore
– Alta e massima digeribilità
Primi piatti con pasta fatta in casa: azienda Bio Alimenta
Uno dei corner messi a disposizione del nostro partner commerciale, l’azienda Bio Alimenta di Fara San Martino (Abruzzo). La Bioalimenta Srl nasce nel 2002 per produrre alimenti genuini e naturali, combinando le necessità di una nutrizione dietetica senza glutine alla qualità ed al livello sensoriale e gustativo del consumatore tradizionale. Nei loro prodotti c’è amore, passione, costanza e l’arte dei maestri pastai per gestire impianti di produzione appositamente costruiti per l’impiego di materie prime particolari, certificate non OGM, sapientemente selezionate e proporzionate con tecnologie avanzate che consentono la precisa predeterminazione degli ingredienti, aspetto molto delicato in questo genere di prodotti, con il fine di restituire al consumatore il sapore della pasta, diversamente non percettibile negli alimenti senza glutine.
Torte e dolci della nostra pasticceria senza glutine
Pasticceria e dolci
La nostra pasticceria artigianale offrirà una vasta scelta di dessert alla carta, torte per qualsiasi gusto. Teniamo a precisare che tutti i prodotti finiti come creme, pandispagna, decorazioni varie sono di produzione propria, non usiamo preparati, per garantire sempre un prodotto fresco e artigianale che ci distingue nel settore, tutto questo senza glutine. Daremo spazio e visibilità anche ad attività commerciali presenti sul territorio che da anni operano nel settore della cucina senza glutine. “Le Farine di Silvia”sarà presente con i suoi prodotti per celiaci, un punto vendita specializzato in prodotti alimentari per celiaci, diabetici, intolleranti al lattosio e chiunque voglia seguire un’alimentazione sana ed equilibrata. Disponibili anche alimenti per vegani, allergici a latte e uova.
Birre artigianali senza glutine
La nostra selezione di birre artigianali senza glutine
Alcuni nostri birrifici partner sono presenti con le loro birre artigianali tutte rigorosamente senza glutine. Anche il settore delle birre è in continua evoluzione e finalmente anche sempre più celiaci possono gustare in totale libertà una “bionda”.
Spazio informativo-medico a cura del Dott. Silvio Moretti (biologo e referente AIC Lazio – progetto AFC)
La presenza del Dott. Silvio Moretti sarà decisiva per lo scopo ed il fine ultimo della Festa del Celiaco. Vogliamo far si che questo evento sia per tutti, celiaci e non, un momento di sensibilizzazione per un approccio diverso al mondo della celiachia. Il Dott. Moretti interverrà e risponderà alle vostre domande.
Non solo un evento dedicato alla cucina ma anche un momento di riflessione, studio, approfondimento e sensibilizzazione sul tema della celiachia.
Nel corso degli ultimi anni il food e la cucina sono diventati le vere star della programmazione televisiva italiana e internazionale. Sempre più trasmissioni tematiche, programmi, sit-com, film e reality show sono ispirati e dedicati al mondo culinario italiano.
Nuove promesse del panorama gastronomico, provetti cuochi, aspiranti MasterChef, si danno ormai battaglia ai fornelli su tutte le reti via cavo e satellitari. Non che la cosa ci faccia particolarmente rattristare, anche questo serve a dare visibilità e lustro ad una delle maggiori eccellenze italiane invidiate in tutto il Mondo.
C’è una trasmissione su tutte però merita da molto tempo la nostra simpatia e la nostra attenzione mediatica, perché rispecchia la nostra filosofia di intendere la cucina in maniera semplice, genuina, tradizionale e legata ai valori sani e stagionali dei prodotti. Stiamo parlando di Giorgione Orto e Cucina.
Giorgione nel suo orto con i suoi animali
Lui è Giorgio Barchiesi è grande e grosso, dal carattere aperto e sensibile come un vero compagno di avventure. Nel suo orto coltiva di tutto, alleva animali di ogni tipo e cucina come si deve. Per tutti è Giorgione, il protagonista della nuova serie tv in onda su Gambero Rosso Channel e dal titolo, appunto, Giorgione – Orto e Cucina. Nella trasmissione si parla di ricette, verdura e frutta colto direttamente dal suo orto sotto casa per preparare in diretta dei gustosi piatti stagionali. Un vulcano di idee Giorgione,insomma, ma è anche l’uomo perfetto per raccontare la piacevole esperienza di curare un orto ed esaltare le primizie con ricette semplici, gustose, facilmente eseguibili. Il programma è ambientato nella casa di Giorgione, una dimora immersa in un bosco nei pressi di Montefalco con animali da cortile ovunque (una sua grande passione), svariati cani e gatti e, ovviamente, un orto ricchissimo.
Dal produttore al consumatore
Questo senso di familiarità, di persona semplice e genuina è proprio alla base del suo successo. Giorgione è il protagonista alle prese con le piccole avventure quotidiane: dar da mangiare agli animali, curare l’orto, portare a casa i prodotti appena colti e cucinarli, ma anche l’andare a funghi , a tartufi, a cercare erbette selvatiche. In ogni puntata Giorgione svelerà qualche segreto dell’orto, proponendo tecniche di coltivazione e consigli per valutare la bontà dei prodotti, poi preparerà tre ricette con gli ingredienti che si sarà procurato. Risulta facile apprezzare lo stile garbato, competente e gustare le sue ricette davvero golose, realizzate con sapienza e passione, rispettando la qualità di ciò che arriva in tavola direttamente dal campo.
La ricetta di giorgione del pollo alla cacciatora
Molte volte ci ispiriamo anche alle sue ricette e proprio per questo vogliamo consigliarvene una veramente superlativa. Il pollo alla cacciatora.
Come lui stesso afferma “Il segreto è nel losco intruglio che butti sul pollo quando è ben rosolato. Alla fine ti ritrovi una salsina tutta da godere“.
Questi gli ingredienti, ma non basta conoscerli, occorre sapere interamente il procedimento per ottenere il risultato desiderato!
1 Kg di pollo in pezzi
aceto di vino
vino
2 rametti di rosmarino
2 spicchi di aglio 6 bacche di ginepro
peperoncino aromatizzato
sale grosso
finocchietto selvatico
1 ciuffo di salvia rossa
2 filetti di alici sotto sale
Il pollo di Giorgione
Per il procedimento rimandiamo alla pagina del suo libro dove viene spiegato per filo e per segno.
Il procedimento per la preparazione
Vi assicuriamo che dovrete leccarvi i baffi a fine pasto.